Il comitato nazionale per la bioetica raccomanda che i test sui farmaci vengano eseguiti in accordo con etica e scienza
No alla separazione tra scienza ed etica nella sperimentazione dei farmaci. Il Comitato nazionale per la bioetica, in una mozione pubblicata sul sito del Governo e trasmesso al ministero della Salute, propone alcune osservazioni legate alla recente approvazione, da parte dell’Unione europea, del nuovo Regolamento per armonizzare le regole per l’autorizzazione e l’esecuzione delle sperimentazioni cliniche negli Stati Ue.
Nella mozione, approvata all’unanimità dal Cnb, il Comitato “raccomanda che nel percorso di valutazione dei farmaci non vi sia separazione fra gli aspetti scientifici e gli aspetti etici da assegnare i primi ad un comitato tecnico e i secondi ad un comitato etico. Il Cnb ha evidenziato i rischi di questa possibile separazione“.
Nella mozione il Comitato “riafferma con forza l’inscindibilità degli aspetti scientifici dai principi etici, non ritenendo che vada ripristinata una dicotomia superata da decenni, sia sul piano teorico che su quello operativo dai comitati etici presenti negli istituti di ricerca e nelle strutture sanitarie di tutto il mondo, inclusa l’Italia”.
“Lo stretto collegamento fra dimensione scientifica ed etica auspicato – dice ancora il Cnb – deve essere confermato dalla composizione necessariamente interdisciplinare del comitato etico di riferimento e di coordinamento e dei comitati etici territoriali e/o settoriali i cui membri, tenuto conto della differenza di genere, devono possedere competenze etiche, scientifiche e giuridiche”.